Tipi di marijuana: ecco i principali
10/23/20253 min read


Tre tipi di marijuana, tre mondi diversi, che con gli anni si sono fusi tra loro e ibridati. Infine, la cannabis light. In questo viaggio esploriamo la grande famiglia della cannabis, dalle varietà classiche fino alla recente rivoluzione della cannabis light.
In questo articolo parliamo di...:
Le tre grandi tipologie di cannabis
Sviluppi genetici
Varietà leggendarie
Conclusioni
Le tre grandi tipologie di Cannabis
Le varietà di marijuana sono organizzate in tre tipi principali: Sativa, Indica e Ruderalis. Ecco le principali caratteristiche e differenze tra loro, tenuto conto del fatto che stiamo parlando di tutta la cannabis, anche quella illegale ad alto contenuto di cannabinoidi vietati.
1.SATIVA
Le piante di Cannabis Sativa sono alte e slanciate, con foglie sottili e allungate, dalla struttura riconoscibilissima, ad "albero di natale". Originarie di zone per lo più equatoriali, si distinguono per il loro ciclo di crescita più lungo. Gli effetti sono spesso descritti dai consumatori come energizzanti, creativi e stimolanti: ideali per il giorno, l’attività fisica o sociale, e per chi cerca un boost mentale. Per ricordare più facilmente, usando una facile assonanza: "Sativa, la mente s'attiva". Ecco il profilo della foglia e della pianta, via Wikimedia Commons.2.INDICA
La Cannabis Indica è originaria di climi montani in zone calde / tropicali. E' la classica "canapa indiana". Più compatta e robusta, dalla struttura anch'essa ben riconoscibile (a "pannocchie"), sviluppa foglie larghe e spesse. Gli effetti sono tipicamente rilassanti, distensivi e corporei: ottima per la sera, per chi desidera rilassarsi o migliorare il sonno. Le varietà di Indica sono generalmente considerate dai consumatori come la scelta preferita per il rilassamento totale. Per ricordare più facilmente sempre con un gioco di parole: "Indica, il divano ti indica". Ecco il profilo della foglia e della pianta.3.RUDERALIS
Meno nota, la Cannabis Ruderalis è una varietà resistente originaria dell’Asia centrale, nelle zone più a nord, dove l'alternanza delle stagioni è meno pronunciata. Viene scelta non tanto per la produttività, che è ridotta, nè per la potenza, ma per la sua straordinaria capacità di fiorire automaticamente, indipendentemente dalle ore di luce. Per questo motivo è usata per creare varietà dette autofiorenti, che vedremo tra poco. Oggi la maggior parte delle varietà in commercio sono ibridi, nate dall’incrocio tra sativa, indica e ruderalis. Tutte le varietà autofiorenti hanno sempre un minimo di genetica Ruderalis nel loro incrocio. I breeder selezionano le migliori caratteristiche di ogni famiglia per sviluppare ceppi nuovi. Ecco il profilo della foglia e della pianta.
Sviluppi genetici
Varietà standard: la pianta genera mediamente il 50% di piante maschili e il 50% di piante femminili. Il coltivatore, che è interessato solo alle infiorescenze femminili, doveva assicurarsi di eliminare rapidamente qualsiasi traccia di piante maschili. Che sono riconoscibili solo nella fase di fioritura. Ma poichè il coltivatore di cannabis (che coltiva, beninteso, nelle nazioni in cui questo è consentito) vuole esclusivamente piante di sesso femminile, decenni fa i breeder hanno cominciato a sviluppare e introdurre varietà che danno solo piante di sesso femminile. Queste varietà si dicono femminizzate, e effettivamente restituiscono il 99% di piante di sesso femminile. I breeder poi si sono resi conto che avere la pianta femmina non bastava più; il coltivatore voleva un raccolto di sesso femminile ma che fosse anche abbondante e rapido - nel giro di 2 o 3 mesi. Qui i breeder hanno fatto entrare in gioco le varietà Ruderalis. Ogni ibridazione di una varietà Sativa o Indica con varietà Ruderalis genera piante autofiorenti, cioè piante che non aspettano l'equinozio di autunno per andare in fioritura ma che semplicemente fioriscono dopo due settimane o poco più dalla germinazione del seme. Anche le autofiorenti sono selezionate e incrociate in modo da avere infiorescenze quasi sempre solo femminili.
Varietà leggendarie
Premesso che autentiche varietà di Sativa, Indica e Ruderalis non esistono quasi più in commercio come varietà "pure", gli strain che hanno fatto la leggenda della cannabis moderna sono principalmente: Skunk, Haze, Kush, White Widow, AK-47, Jack Herer, Northern Lights. Queste genetiche sono le “mamme” della cannabis moderna, e sono praticamente tutte ibridazioni, a dominanza Indica oppure Sativa. Le loro versioni autofiorenti sono necessariamente incrociate anche con le Ruderalis.
Conclusioni
In orgine erano tre tipologie di cannabis. Una, ottimizzata per i climi caldissimi. Una, per i climi medi. E una per i climi così freddi che per fiorire preferisce fare da sola che aspettare le stagioni. Sativa, Indica, Ruderalis. Poi i breeder hanno incrociato le varietà, per ottenere ibridi sempre più potenti e veloci, ma soprattutto che danno sempre piante di sesso femminile. E infine, hanno ottenuto piante di sesso femminile autofiorenti, con l'aggiunta di un po' di Ruderalis. Da qui, l'esplosione di forme, dimensioni, potenza, resa e aroma: ogni giorno a caccia di eccellenza.
Contatti
Siamo qui per te
© 2025. xxxxxx C.F. 646667777777557. All rights reserved.


